Il tuo passo rivela il tipo di curiosità che hai per il mondo, ai tuoi piedi non puoi mentire. Camminare insieme, per esempio, è un dialogo. Come ogni dialogo muto, come ogni dialogo puramente fisico, ti mette di fronte a una verità anche quando non vuoi. Se ci fai caso, il tuo modo di camminare insieme a qualcuno dice tutto sulla relazione che hai con l’altro. C’è chi è troppo nevrotico e tende a stare sempre qualche metro davanti a te, anche se tu gli corri dietro. Chi si stanca e si ferma e si trascina e, tenendoti sotto braccio, ti frena. Chi si appoggia, magari senza accorgersene. Chi ti strattona sempre in qua e in là, perché non sa andare dritto. E c’è chi ha il tuo stesso passo.Quando riconosci un tuo simile camminando con lui, senti una specie di scossa che parte dal sentiero e ti arriva dritta alla testa. E’ un piccolo corto circuito che ha il valore di un’epifania: forse hai capito qualcosa in più sul rapporto. A volte il ritmo comune è così naturale che ti dimentichi chestai camminando con qualcuno. Ti viene in mente solo quando ti serve una mano per tirare fuori qualcosa dallo zaino e allora ti ricordi che la tua mano è impegnata a stringerne un’altra. Ti volti e non ci credi, senti il bisogno di controllare. Effettivamente è così: non sei solo, c’è una persona che sta avanzando con te. Ti spunta un sorriso, sei un po’ sorpreso.La direzione non conta e nemmeno lo spirito del camminare. Tu puoi essere un flâneur e l’altro può essere uno che ha bisogno di avere una meta. Se il ritmo funziona, può cominciare anche lo scambio. Una volta si punta un traguardo e quella dopo ci si perde insieme, perché no.Dopotutto, per costruire una bella andatura insieme bisogna attraversare terreni diversi, e neanche tanto metaforicamente: infilare i piedi nella sabbia, sperimentare sentieri tortuosi di montagna, sgambettare veloci al freddo per raggiungere un ristorante o camminare pigramente per il centro di una città per far passare il pomeriggio. Saltare pozzanghere, sudare sotto la calura estiva, sostenersi quando si scivola, scendere dandosi il braccio. Se non ti annoi a camminare con qualcuno in silenzio, hai davvero qualcosa da dire a quella persona.Un caro amico che viene dall’Iran un giorno mi ha insegnato un proverbio persiano. Dice: «Per conoscere realmente qualcuno ci devi mangiare, dormire e viaggiare insieme». Io aggiungerei «camminare».
(Testo liberamente ispirato all’articolo “Camminare insieme” di C. Bonvicini pubblicato su doppiozero.com)
Si, ma… in concreto? “La montagna nello zaino” è un progetto nato con lo scopo di incuriosire i ragazzi e le ragazze che vorranno seguirmi con l’amore per il nostro territorio e la gioia di farne parte.La montagna ha una profonda valenza educativa per i ragazzi ed è per questo che, attraverso una serie di percorsi selezionati, attraverseremo paesaggi eterogenei e suggestivi, adatti ad ogni livello di preparazione e di capacità. Per ogni gita sono state pianificate una o più attività che renderanno le escursioni più divertenti e formative. S’intende creare un piccolo gruppo di età compresa tra i 14 ed i 20 anni.
Quando? Le gite avranno cadenza settimanale(martedì) e sono proposte per i mesi di luglio e agosto 2019:
Chi? Ideatrice del progetto e accompagnatrice principale sarà Laura Fazzi, guida escursionistica iscritta nell’elenco speciale delle guide alpine dell’Alto Adige.
Obiettivi