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La giovane Irene, che ha emozionato la platea dell’ONU

«Noi non siamo incapaci, bisogna darci l’opportunità di imparare, di fare progetti, di partecipare alla vita della comunità e di avere un ruolo nella società»: parole semplici, che hanno però emozionato profondamente il Palazzo delle Nazioni Unite. A pronunciarle è stata Irene Galli, diciottenne fiorentina con la sindrome di Down, che ha rappresentato il CoorDown (Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down) alla Conferenza Internazionale organizzata il 21 marzo a New York, per la Giornata Mondiale sulla Sindrome di Down
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